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Tutti loro avrebbero voluto una vita diversa, ma gli è toccata questa. C'è chi ha dovuto dimostrare di essere un uomo d'onore sporcandosi le mani di sangue a soli quindici anni, chi ricorda quel viaggio in Marocco per un carico di hashish che non arrivò mai a destinazione, chi si ribella a un padre violento, chi a un marito, fino a ucciderli. Le loro voci echeggiano lungo il corridoio: Fulvio vorrebbe solo una dannata sigaretta, Giorgio vagheggia la sua amata Rosa, Ciccio aspetta il momento giusto per dare una lezione al traditore. Sono i racconti finalisti del Premio Goliarda Sapienza, concorso letterario rivolto alle persone detenute. Quindici storie di vite oltre il limite, di uomini e donne in trappola, in attesa di un domani diverso: storie di follia e di dolore, di vendette pensate e consumate, ma anche di sogni e speranze. Qualcuno riesce a raccontare con ironia il suo primo giorno di permesso fuori del carcere, anche se potrebbe essere l'ultimo della sua vita. E chi, persino, immagina il mondo futuro. Quindici narrazioni di grande impatto emotivo che gettano un ponte tra chi sta dentro e chi fuori. Due mondi distanti. Apparentemente distanti.